Albisola, lavori in corso Mazzini ma la minoranza insiste: “Stop al traffico pesante” – La Stampa

«Si tratta di uno degli interventi realizzati a nostro carico nei punti più consumati – conferma il sindaco Maurizio Garbarini – . Oltre a quella porzione di corso Mazzini, sono state riasfaltate parti delle rotonde di Vigo e piazza Dante, quindi sull’Aurelia, in via Alba Docilia e all’intersezione fra via Paolo VI e via San Sebastiano. Dopo l’incontro in prefettura avvenuto lo scorso febbraio, alla presenza del prefetto e del vicario e dei dirigenti di Anas (gestore della litoranea), di Autostrade e dell’Autorità Portuale per definire la compartecipazione alla spesa per il rifacimento di tutto corso Mazzini e della strada Nazionale, abbiamo atteso un paio di mesi per dare loro il tempo per rispondere alle nostre istanze dato che il costo stimato dell’opera si aggira sul milione di euro».

Ma dall’opposizione, il Movimento 5 Stelle non ci sta e propone soluzioni per scoraggiare gli autisti dei mezzi pesanti ad utilizzare il casello albisolese per andare o tornare dal Savona: «Albisola continua a pagare un prezzo altissimo per l’incapacità dell’amministrazione di affrontare con serietà e determinazione l’annosa questione del traffico pesante su corso Mazzini. L’ennesimo incidente, che ha visto coinvolta una donna investita sulle strisce pedonali pochi giorni fa, è solo l’ultimo episodio di una lunga scia di pericoli, rumore, inquinamento e incuria che colpisce quotidianamente chi vive e lavora lungo questa arteria stradale – spiega Stefania Scarone, capogruppo comunale di opposizione e referente provinciale M5s – . È inaccettabile che la sicurezza dei cittadini venga trattata come una questione secondaria. Corso Mazzini è strada comunale: la manutenzione e la messa in sicurezza sono responsabilità diretta del Comune». Le proposte della Scarone: «Chiediamo l’installazione immediata di semafori intelligenti e passaggi pedonali rialzati e illuminati, per proteggere chi attraversa la strada; un piano serio di riduzione del traffico pesante, con controlli e limitazioni agli orari di transito di camion e pullman turistici; il monitoraggio costante della qualità dell’aria e interventi per contenere l’inquinamento e l’immediata messa in sicurezza e manutenzione del corso, senza attendere improbabili fondi miracolosi».
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