“Il contratto è marginale, tutelo i soldi degli iscritti”
Luca de carolis
L’avvocato si sente già oltre. Considera il garante già irrilevante, il passato che scalcia. “Non si è mai visto un parricidio con la risoluzione di un contratto, questa vicenda è assolutamente marginale rispetto all’assemblea costituente”, giura Giuseppe Conte al Corriere.it a proposito del contratto di 300 mila euro di Beppe Grillo, quello che a scadenza (l’estate prossima, a spanne) lui non rinnoverà. Ufficialmente, “perché Grillo riceve una remunerazione per una funzione comunicativa che ora non c’è e che quindi fa venir meno le ragioni di questi esborsi, soldi degli iscritti che devo amministrare con la massima cura”. Sillabe come indizio della fase nuova che Conte immagina per il Movimento, in cui ci sarà solo lui, lassù. “Uno dopo l’altro sta facendo fuori tutti i leader passati” sussurra un contiano. E l’elenco inizia con Luigi Di Maio, auto-esclusosi con la scissione che fu, e continua con Davide Casaleggio, che ieri Conte ha liquidato con sillabe feroci: “Mi è stato chiesto a gran voce di interrompere il rapporto con lui perché non era trasparente, era una follia che il leader di turno non avesse l’archivio degli iscritti: ce l’aveva Casaleggio e non voleva consegnarlo. Ma di lui non parlo più”. Presto l’ex premier non vorrà parlare più neppure di Grillo. Punta a un M5S totalmente de-grillizzato: a dire dei suoi, condizione per attrarre professionisti e intellettuali, a cui Conte vuole sempre più aprire le liste del M5S. Passando per la cancellazione o la riduzione ai minimi termini delle parlamentarie, le selezioni web . L’avvocato è convinto che ci siano ampi settori della società civile da dove sottrarre candidati e competenze ai partiti di centro ma anche al Pd, di cui l’ex premier vuole essere un alleato, ma di cui rifugge la tendenza all’annessione. “Non saremo mai un arbusto dei dem”, ripete spesso. Però la collocazione è nel campo progressista, è questa la vera partita su cui si gioca la Costituente. Non a caso, come raccontava giorni fa l’Agi, Conte ha preso a parlare con frequenza con Carlo Calenda, su cui ha ormai rimosso il veto. Mentre il no a Matteo Renzi resta un dogma. Per questo il risultato in Liguria non fa dormire i contiani. “Se il centrosinistra perdesse di poco, Renzi rialzerebbe la voce, visto che siamo noi ad averlo escluso dalla coalizione” temono. Ma il nodo di fondo resta la Costituente. Conte spera – e i segnali dal confronto interno vanno in quella direzione – che la carica del garante , cioè di Grillo, venga depotenziata. Quindi che le venga data una scadenza e che perda poteri, tra cui quello di proporre i nomi per il comitato di garanzia. Da lì, ossia da Virginia Raggi, Roberto Fico e l’ex senatrice Laura Bottici, passerà il via libera alla probabilissima modifica della regola dei due mandati. Nella testa dell’ex premier, per i parlamentari il vincolo dovrebbe restare. Con la libertà però di candidarsi per un terzo mandato nelle Regioni o come sindaci. Magari anche per il Parlamento europeo. “Deciderà la base” è il mantra M5S. Invece Grillo aspetta l’assemblea di Roma del 23 e del 24 novembre, per cercare di guastare la festa al carnefice. Sulla causa legale invece è fermo. “È spaventato dalle conseguenze economiche di un’eventuale sconfitta”, racconta una fonte. Neutrale, nella guerra che non prevede clemenza per chi la perderà
https://i0.wp.com/www.albisola5stelle.it/wp-content/uploads/2024/10/img_9182-1.jpg?fit=1240%2C674&ssl=16741240wp_1741769https://www.albisola5stelle.it/wp-content/uploads/2021/08/cropped-Logo-M5S-2050-1-300x300.pngwp_17417692024-10-26 16:19:072024-10-26 16:19:07Conte pensa già ai 5S senza Grillo. Più esterni, meno Parlamentarie
Che i mezzi pesanti in Corso Mazzini ad Albisola Superiore siano un problema di sicurezza, di inquinamento ambientale per i cittadini Albisolesi è un fatto risaputo e contestualizzato ripetutamente dalla Capogruppo M5S in Consiglio Comunale Stefania Scarone.
In questi 4 anni di Amministrazione Garbarini ed in quella precedente Orsi, in cui lo stesso Garbarini ha partecipato come vicesindaco e Assessore, quello dei Tir in corso Mazzini, con morti e feriti per incidenti, è sempre stato un problema a loro dire irrisolvibile.
Nel programma presentato alle elezioni del 26 maggio 2019 dalla lista Garbarini, il problema del traffico pesante veniva presentato come un impegno ad un continuo dialogo con i Comuni vicini e le autorità competenti. Ebbene questo dialogo è continuato per ben 4 anni, ma i Tir, dopo 4 anni, sono ancora nella via principale nel centro di Albisola Superiore.
Il Programma presentato alle scorse elezioni comunali, dal Candidato sindaco Scarone, per quanto riguarda la revisione della viabilità urbana recitava così:
” Per quanto riguarda l’annoso problema, mai risolto dalle precedenti amministrazioni, sull’uscita e l’ingresso dei mezzi pesanti superiori a 7,5 tonnellate dal casello autostradale di Albisola, intendiamo intervenire vietando o limitando l’ingresso di questi mezzi sulle strade cittadine.
È indubbio che non si possa attuare una seria modifica della viabilità albisolese pensando di accettare mezzi di questa portata nel ciclo urbano cittadino.
La sicurezza e la salute dei cittadini deve essere salvaguardata ad ogni costo e noi ci impegneremo a farlo. “
Leggendo le dichiarazioni del Sindaco Garbarini sulla Stampa di Domenica 4 Giugno all’articolo “Troppi camion nel centro di Albisola Il Comune vuole chiudere corso Mazzini”, colpisce e sconcerta che solo ora questa Amministrazione si accorga che i Tir siano un problema perché ammalorano l’asfalto della strada principale di Albisola e non che siano fonte di pericolo e possano provocare incidenti con morti o feriti.
Sconcerta quindi che la maggiore preoccupazione di questa Amministrazione, non sia la salute e la sicurezza dei cittadini Albisolesi, dovuta al passaggio dei mezzi pesanti verso il porto di Savona, ma il fatto che il costo del rifacimento dell’asfalto sia di oltre un milione di euro.
Comprendiamo l’allarmismo del Sindaco, perché conosciamo purtroppo la situazione in cui versa il Comune con un Piano di riequilibrio finanziario, approvato dall’Amministrazione nell’ottobre del 2021, per evitare il dissesto e che, dopo la “svendita “dell’area di San Pietro, prevede durante quest’anno e nei prossimi, altre vendite di proprietà comunali.
Le varie associazioni albisolesi in questi anni come negli anni precedenti hanno sempre portato all’attenzione delle amministrazioni comunali, anche con raccolte firme, che i Tir in uscita ed in entrata al casello di Albisola diretti al porto di Savona dovrebbero essere bloccati e dirottati all’uscita di Savona, ma queste richieste sono sempre rimaste disattese.
Il Sindaco è il principale responsabile della salute e della sicurezza pubblica del suo territorio; dobbiamo purtroppo constatare che in questi 4 anni questo non è avvenuto, mentre ora, ci si preoccupa di battere cassa per chiedere i finanziamenti per rifare una strada cittadina usata principalmente dai mezzi che transitano verso il porto di Savona.
L’uscita Autostradale di Albisola e Corso Mazzini non è l’unica possibilità per raggiungere il porto di Savona, ma esiste l’uscita autostradale di Savona.
Come più volte richiesto, l’uscita dei Tir al casello di Albisola deve essere vietata, la nostra via centrale cittadina deve tornare tale, per permettere che Albisola Superiore sia sicura e vivibile.
Stefania Scarone
Capogruppo M5S
https://www.albisola5stelle.it/wp-content/uploads/2021/08/cropped-Logo-M5S-2050-1-300x300.png00wp_1741769https://www.albisola5stelle.it/wp-content/uploads/2021/08/cropped-Logo-M5S-2050-1-300x300.pngwp_17417692023-06-08 07:35:052023-06-08 07:35:07Mezzi pesanti in Corso Mazzini
Ormai da due anni il Movimento 5 stelle si adopera affinché sia nelle regioni che nei comuni vengano depositati atti normativi che sostengano la nascita delle comunità energetiche.
In molte regioni, infatti, leggi sulla creazione delle CER e dei Gruppi di autoconsumo sono state approvate e finanziate. In altre sono ancora ostacolate da presidenti di regione e giunte miopi che non ne capiscono l’importanza o che, per il puro tornaconto politico di non dare risalto ad una misura del Movimento 5 stelle, le bloccano. Pensiamo ad esempio al Piemonte guidato dal forzista Cirio, dove il nostro consigliere regionale Sean Sacco ha depositato una pdl per finanziare gli studi di fattibilità e le progettazioni delle CER e dei GAC e sta lottando per farla approvare, o al Friuli Venezia Giulia presieduto dal leghista Fredriga in cui la proposta di legge M5S, a prima firma del nostro consigliere Cristian Sergo, depositata a marzo 2022 e illustrata in Commissione a novembre 2022, giace bloccata. Ancora alla regione Molise a guida Toma (Forza Italia), in cui la pdl a prima firma del nostro Andrea Greco su le Comunità energetiche e rinnovabili è incagliata in commissione dal novembre 2021.
Da circa due anni il Movimento 5 stelle si batte in tutte le sedi per velocizzare e semplificare la nascita delle Comunità energetiche e dei Gruppi di autoconsumo, perché solo grazie a misure come queste o il superbonus, che rendono più efficienti le nostre case e il nostri immobili, possiamo risparmiare in bolletta e salvare il pianeta.
Anche il M5S Albisola ha presentato per il Prossimo Consiglio Comunale Una Mozione per impegnare il Sindaco e la giunta ad attivarsi nei riguardi del Ministro del MASE Pichetto Fratin per la pubblicazione urgente del decreto ministeriale, c.d. DM energia condivisa, che preveda fra l’altro la possibilità di cumulare la detrazione fiscale e la tariffa incentivante, e per l’attuazione da parte di ARERA delle modalità per lo scorporo dell’energia condivisa in bolletta.
individuare risorse opportune e promuovere nel territorio comunale di competenza la creazione di Comunità energetiche e di Autoconsumo collettivo, con il coinvolgimento dei cittadini residenti e l’impiego di aree o edifici di proprietà comunale, in particolare sostenendo prioritariamente le forme di configurazioni che generano benefici diretti con la riduzione dei costi in bolletta per i cittadini con maggiore disagio economico che ricadono o rischiano di ricadere nella condizione di povertà energetica;
assicurare anche attraverso la creazione di apposito sportello o centro informazioni la messa a disposizione dei cittadini delle informazioni necessarie a promuovere la creazione di comunità energetiche e sistemi di autoconsumo collettivo e alla realizzazione di interventi per il risparmio energetico.
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Il Movimento Cinque Stelle Albisola non ha bisogno di ribadire l’adesione ai motivi fondanti originari e storici iniziati con il Meetup delle Albissole fondato nel 2014.
Rimaniamo convintamente nei valori fondanti del M5s guidato dal presidente Conte.
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Una bellissima e storica porzione della nostra città se ne va svenduta.
Il complesso di San Pietro , dove molti Albisolesi hanno frequentato le scuole elementari e i più anziani il bocciodromo ,
dopo molte aste al ribasso ed altre andate deserte ,finalmente ha trovato un compratore.
Ma perché questa parte di Albisola doveva essere svenduta?
Perché è assolutamente necessaria una riqualificazione della zona o perché è necessario coprire in parte il grande buco di bilancio del comune?
L’ attuale operazione San Pietro ,iniziata con il versamento di un acconto da parte della società acquirente Levy srl di Carcare lo scorso anno,
è stata inserita nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato dall’Amministrazione il 19 ottobre scorso , per coprire , almeno in parte , il disastroso buco di bilancio di 4.600.000 EURO .
Ricordiamo che nel 2014 ,sotto l’amministrazione Orsi ,il progetto che si aggiudicò la Eco Costruzioni di Lodi ,prevedeva oltre la realizzazione di un complesso abitativo ,la costruzione di un nuovo edificio comunale con un pagamento di 5.660.000 euro .
Oggi rileviamo che verrà realizzato un progetto esclusivamente abitativo con la possibilità di un ennesimo supermercato di media dimensione ,sicuramente non necessario ,viste già le tante strutture commerciali presenti sul territorio .
L’amministrazione Garbarini, si prepara ad incassare 2.860.000 euro che non potranno essere in alcun modo usati per effettuare investimenti utili per la comunità!
L’area di SanPietro verrà riqualificata , ma a quale prezzo ?
Stefania Scarone capogruppo M5S Albisola
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Dai diamanti in Tanzania ai bond di Arcelor Mittal.
Salvini che si dice, a parole, contro l’Europa delle banche, dovrebbe spiegarci perché il suo partito avrebbe investito, a scopo di lucro, 300 mila euro in obbligazioni dell’azienda franco-indiana che ha acquistato l’Ilva e che ora minaccia di recedere, unilateralmente, dal contratto firmato con lo Stato.
Infatti, quella stessa Lega, a parole sovranista, che chiede di reintrodurre l’immunità penale per Arcelor Mittal, secondo diversi organi di stampa, avrebbe investito 300 mila euro proprio in un bond corporate di Arcelor Mittal. Cioè dice di essere dalla parte dei cittadini, dei lavoratori, contro i poteri forti, ma investe soldi in obbligazioni di multinazionali straniere.
Da “prima gli italiani!” a “prima i franco-indiani”, in questo caso. A parole fa finta di combattere l’Europa “serva di banche e multinazionali”, salvo poi schierarsi sempre dalla parte di quest’ultime. È forse per questo che la Lega, invece di prendersela con la multinazionale franco-indiana, e difendere i lavoratori come sta facendo l’esecutivo, si è scagliata contro il Governo? Salvini scappa e non risponde, come sempre, come ieri mattina, a precisa domanda, dice di chiedere all’amministratore della Lega su questi investimenti. Quindi investono a sua insaputa i soldi del partito?
È chiaro, quindi, il motivo per cui l’ex sottosegretario leghista al Mise, Edoardo Rixi, dimessosi per lo scandalo delle spese pazze in Liguria, si spendesse così tanto per Arcelor. Ed è curioso che Arcelor, a luglio del 2018, assunse come capo comunicazione proprio l’ex portavoce di un leghista d’annata, Roberto Maroni. Insomma fra l’azienda franco-indiana e la Lega ci sono molti rapporti e molti contatti. E chissà cosa avrà detto loro Salvini, da vicepremier, quando ha incontrato i vertici di Arcelor Mittal. Forse si è passati da prima i lavoratori a prima gli investimenti, quelli del partito verde.
Ma la domanda è: ritenete normale che la Lega, come emerge dalle inchieste, investa soldi pubblici (ricordate i famosi 49 milioni di rimborsi elettorali con i quali acquistarono diamanti in Tanzania), non solo su obbligazioni Arcelor Mittal, ma anche su alcune delle più famose banche e multinazionali, come l’americana General Electric, la spagnola Gas Natural, le italiane Mediobanca, Enel, Telecom e Intesa Sanpaolo?
Non c’è un macroscopico conflitto d’interessi se parliamo di un partito che è in Parlamento e che dovrebbe tutelare gli interessi degli italiani?
https://www.albisola5stelle.it/wp-content/uploads/2021/08/cropped-Logo-M5S-2050-1-300x300.png00wp_1741769https://www.albisola5stelle.it/wp-content/uploads/2021/08/cropped-Logo-M5S-2050-1-300x300.pngwp_17417692019-11-08 15:07:022019-11-08 15:08:11Dai diamanti ai bond di Arcelor Mittal. Per la Lega #PrimaLeMultinazionali
Nell’intenso Consiglio Comunale di ieri sera, Lunedi 30 Settembre, è stata discussa e approvata all’unanimità la Mozione presentata dalla portavoce del M5S in consiglio comunale Stefania Scarone per l’adesione del Comune di Albisola alla Campagna “Plastic Free Challenge”.
Nell’approvare questa importante iniziativa, promossa dal Ministero dell’Ambiente, il Comune di Albisola Superiore si impegna a dare l’esempio nell’eliminare l’uso delle plastiche usa e getta a partire dal prossimo consiglio comunale, con l’uso di bottiglie/borracce/bicchieri, riusabili o compostabili.
Progressivamente, questi importanti e utili comportamenti verranno estesi agli uffici comunali e promossi nelle scuole e associazioni e enti.
Le microplastiche, presenti anche nel nostro mare, saranno purtroppo eliminabili fra centinaia di anni e nel frattempo la catena alimentare marina si ciberà anche di queste microplastiche che saranno presenti anche nei prodotti ittici.
E’ quindi urgente e indifferibile prendere coscienza della pericolosità dell’uso della plastica; modificando le nostre abitudini faremo del bene alla nostra terra, al nostro mare e a noi stessi.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella domani completerà il secondo giro delle consultazioni e ascolterà le valutazioni dei gruppi parlamentari delle varie forze politiche.
Il MoVimento 5 Stelle ha messo sul piatto dieci punti per l’Italia come base per qualsiasi discussione.
Il confronto tra le forze politiche su questa base sarà portato avanti dal presidente del Consiglio che eventualmente domani potrebbe essere incaricato dal Presidente Mattarella.
Alla fine di questo percorso ci sarà una proposta di progetto di governo che sarà stata condivisa tra le forze politiche che intendono entrare in maggioranza.
Prima che venga sottoposta al Presidente della Repubblica, questa proposta sarà votata online su Rousseaudagli iscritti del MoVimento 5 Stelle.
Solo se il voto sarà positivo la proposta di progetto di governo sarà supportata dal MoVimento 5 Stelle. Il voto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana.
Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno e avranno sempre l’ultima parola.
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L’Aurelia bis, un’inutile opera che purtroppo sembra rimarrà incompiuta per almeno 4 anni.
Questo è quanto è stato appurato alla riunione della commissione consiliare di Savona e riferito dall’Ing Cardone funzionario dell ‘Anas.
Con il fallimento di CMC e la difficile se non impossibile subentro da parte di Itinera ,la questione Aurelia Bis pare rimanga appesa a fumosi appigli legali.
La realtà dei fatti è che I cittadini Albisolesi non intravedono la fine dei disagi quotidiani, causati anche dai cantieri aperti e dai cumuli di terra in particolare quelli del cantiere di Grana.
A questo riguardo, la nostra consigliera Stefania Scarone M5s Albisola ha ribadito la necessità di finire al più presto questo opera, ma soprattutto di mettere in sicurezza i cantieri ora inattivi .
In particolare i cumuli di terra, al momento presenti ,devono essere coperti con teli affinché le polveri non si propaghino con il vento sulla nostra cittadina , rendendo la vita impossibile anche dal punto di vista sanitario.
Il consigliere Manuel Meles , M5s Savona, ha prospettato un’altra possibile soluzione, assolutamente condivisibile e sostenuta anche da altri consiglieri di opposizione del Comune di Savona ossia quella di attuare il Commissariamento dell‘opera allo scopo di velocizzare il completamento dell’incompiuta.
Per ottenere questa possibilità è necessaria una mobilitazione sia a livello istituzionale, che dei cittadini del territorio allo scopo di fare pressione sul ministero competente.
Da parte nostra daremo tutta la nostra disponibilità, ma le amministrazioni comunali devono attivarsi in tal senso prendendo una posizione chiara.
https://www.albisola5stelle.it/wp-content/uploads/2021/08/cropped-Logo-M5S-2050-1-300x300.png00wp_1741769https://www.albisola5stelle.it/wp-content/uploads/2021/08/cropped-Logo-M5S-2050-1-300x300.pngwp_17417692019-07-21 16:42:112019-07-21 16:47:21La cosiddetta Aurelia Bis ,anni di disagi per I cittadini Albisolesi
Nell’ultimo video abbiamo parlato del Team del Futuro, dei 12 facilitatori nazionali più i 6 ruoli di organizzazione nazionale. In questo secondo video sulla riorganizzazione del MoVimento parleremo invece del ruolo del facilitatore regionale.
Abbiamo bisogno di riorganizzare il MoVimento in ogni regione per permettere ai gruppi di essere molto più presenti sul territorio, favorire la nascita di nuovi gruppi e consentire al MoVimento di risolvere meglio i problemi degli italiani. Ogni giorno arrivano richieste e segnalazioni di problemi specifici, da parte dei territori: alcuni sono di competenza del governo, altri sono di competenza degli enti locali, degli enti territoriali.
Con il ruolo dei facilitatori regionali dobbiamo creare un MoVimento che abbia la capacità di relazionarsi continuamente sia verso l’esterno che all’interno, ma anche formarsi e coinvolgere nuove persone. Questi sono i tre obiettivi che vogliamo realizzare.
Prendiamo l’esempio di una regione grande quanto la Campania, il Lazio o il Veneto. Regioni come queste avranno 5 facilitatori regionali, ai quali saranno distribuite tre deleghe: la prima è quella delle relazioni esterne. Una o di più persone che ogni giorno curino i rapporti con gli stakeholders, con i sindaci, anche non nostri, che hanno bisogno di aiuto o di supporto dal MoVimento, che vadano a parlare con gli assessori regionali, con gli enti territoriali, con le associazioni, con il no profit, con tutto il mondo che non è propriamente del MoVimento, ma che cerca aiuto o collaborazione dal Movimento; e soprattutto che tengano un rapporto costante con questi soggetti, perché in molte regioni ci sono tante realtà che vogliono avvicinarsi al Movimento, ma non sanno con chi andare a parlare. O meglio, spesso vanno a parlare con tutti: dai nostri consiglieri comunali, ai consiglieri regionali, ai nostri sindaci, ai nostri attivisti, per poi dover fare una sintesi di quello che gli è stato riferito. Adesso ci devono essere dei riferimenti chiari per facilitare la presenza del MoVimento in una regione, nei rapporti con i soggetti esterni al Movimento.
La seconda delega che sarà data ad uno o più di questi 5 facilitatori è quella delle relazioni interne, vale a dire i rapporti con i nostri eletti all’interno della Regione, i rapporti con i nostri gruppi locali e l’organizzazione delle liste quando ci sono le elezioni comunali. Con una regia in ogni regione, già ad ottobre noi saremo pronti a formare chi si candida a giugno per le comunali. Mi spiego meglio: se le elezioni comunali sono previste per il mese di giugno, grazie a Rousseau, a Open Comuni, alla Rousseau Open Academy, noi potremo iniziare un percorso di formazione che possa consentire a chi si candida di formarsi da ottobre a dicembre. Poi a dicembre si vedrà se il candidato è all’altezza di una candidatura, perché se non lo fosse, allora meglio non candidarsi affatto. Se invece si è pronti, allora sarà possibile certificare la lista fra gennaio e febbraio, cosicché sia possibile fare una campagna con tutto il tempo che serve anche per recuperare il gap rispetto ai candidati degli altri schieramenti più conosciuti o che sono più presenti e ramificati sul territorio.
La terza delega che va assegnata ai facilitatori regionali o al facilitatore regionale è quella invece della formazione e del coinvolgimento. Io immagino una persona che ogni giorno pensa a come coinvolgere nuove persone nel MoVimento. Perché, diciamoci la verità, in alcuni gruppi quando qualcuno è interessato al MoVimento e si avvicina ad un meet-up, troppo spesso trova meet-up in conflitto, dove i partecipanti litigano tra di loro e, di conseguenza, quella persona se ne allontana. Allora io immagino che uno o più facilitatori regionali possano organizzare una volta al mese un incontro regionale con i nuovi, cioè con persone che si stanno avvicinando al MoVimento per la prima volta. Inoltre, sempre una volta al mese, immagino possa esserci un altro incontro: quello sulla formazione. Tutti dobbiamo formarci continuamente. Che tu sia Ministro, che tu sia attivista, che tu sia sindaco o consigliere comunale, abbiamo bisogno di condividere queste esperienze e queste conoscenze, anche con il supporto di chi non è del MoVimento ma è un esperto in qualche settore. Questo dobbiamo tenerlo sempre ben presente: massima umiltà e formazione continua, in modo tale da capire anche a chi rivolgersi quando abbiamo bisogno di aiuto, perché non vi nascondo che molte delle richieste di aiuto che arrivano a volte da attivisti, consiglieri comunali, consiglieri regionali, non riguardano la competenza dei ministeri, ma magari quella di un comune, di una città metropolitana, di un ente regionale o di una partecipata regionale. Questo è molto importante anche per riuscire ad aiutare i cittadini molto meglio. Nelle regioni grandi ci saranno 5 facilitatori, in quelle più piccole 3 facilitatori, mentre in una regione come la Lombardia che è grande almeno il doppio di ogni altra regione, ci servono almeno 8 facilitatori. Come vedete si va delineando un’organizzazione nazionale e territoriale, perché questi facilitatori regionali saranno in continuo contatto diretto con i facilitatori nazionali del Team del Futuro e con quelli che compongono il ruolo di organizzazione: comunicazione, team legale, team comuni e regioni, enti locali, e così via.
Come si può diventare facilitatore regionale? Si deve essere eletti senza doppi incarichi, perché è necessario restare sul territorio. Ciò significa che il facilitatore regionale può essere un portavoce, ma non può essere un Presidente di Commissione, Sottosegretario, Ministro, presidente di un’assemblea. Allo stesso tempo il facilitatore regionale può anche non essere un portavoce eletto ma deve comunque essere una persona di comprovata partecipazione e attivismo nel MoVimento 5 Stelle. Se si tratta di una regione con 3 facilitatori, gli iscritti di quella regione eleggono un elenco di 10 da cui scegliamo tre persone a cui assegnare le deleghe di cui vi ho parlato. Se si tratta di una regione in cui abbiamo bisogno di 5 facilitatori, gli iscritti della regione eleggono un elenco di 15 persone tra i candidati. Se invece – come nel caso della Lombardia – ci servono 8 facilitatori, allora gli iscritti eleggono un elenco di 20 candidati. Queste persone saranno quelle tra cui andremo ad individuare coloro a cui assegnare le deleghe di facilitatori. È un percorso che, come per il Team del Futuro nazionale, non vuole individuare capibastone, né tantomeno gente che gestisce potere. Anche i facilitatori regionali saranno sottoposti al “recall” e in ogni caso dovranno dare conto agli iscritti degli obiettivi che raggiungeranno sui tre grandi binari: relazioni esterne, relazioni interne, formazione e coinvolgimento. Questo è il secondo step della nuova organizzazione del MoVimento, uno step che riguarda l’organizzazione regionale. Nel prossimo e ultimo tutorial parleremo dei consiglieri comunali, del nostro grande popolo di consiglieri comunali che ha bisogno anch’esso di supporto e di essere riorganizzato.
Ciao a tutti!
https://www.albisola5stelle.it/wp-content/uploads/2021/08/cropped-Logo-M5S-2050-1-300x300.png00wp_1741769https://www.albisola5stelle.it/wp-content/uploads/2021/08/cropped-Logo-M5S-2050-1-300x300.pngwp_17417692019-07-19 10:16:072019-07-19 10:17:32La proposta di organizzazione regionale del MoVimento 5 Stelle