Martedì 19 ottobre , l’Amministrazione Comunale di Albisola Superiore ha approvato il Piano di riequilibrio finanziario, previsto dall’art. 243bis del TUEL per i Comuni la cui grave situazione finanziaria è atta a provocarne il dissesto, per ripianare in 10 anni una massa passiva di ben 4.600.000 Euro. Una situazione anche peggiore rispetto a quella presentata dalla stessa Amministrazione lo scorso 29 giugno , nel corso dell’approvazione del Rendiconto 2020, in cui risultava un disavanzo di amministrazione di 2.367.000 Euro.
Quando si arriva ad accedere a questa forma di “salvagente” è necessario chiedersi quali siano state le cause che hanno portato l’Ente in questa gravissima situazione che si configura come pre-dissesto e quali saranno le conseguenze sui cittadini e non costituisce sicuramente un’attenuante il fatto che sia accaduto anche in altri Comuni; quando si tratta di conti, la teoria del “mal comune, mezzo gaudio” non riduce le responsabilità dell’Amministrazione.
La situazione negativa sussisteva da anni , ma il Bilancio risultava artificiosamente migliore poiché non venivano eliminati crediti di ammontare elevato ( Residui attivi per milioni di Euro) , i quali ormai avevano ben poca ragione di essere riscossi e celavano la “ voragine” che si è aperta con il loro stralcio , avvenuto in questi ultimi mesi.
Quello che indubbiamente colpisce è la minimizzazione della situazione da parte dell’Amministrazione Garbarini, la quale, nei primi due anni , ha sempre negato l’esistenza di problemi di Bilancio, nonostante i rilievi puntualmente sottolineati dalla sottoscritta in diverse occasioni; problemi che sussistevano già dal 2015 , con l’Amministrazione Orsi, di cui l’attuale Amministrazione costituisce la “continuità”.
Tutto ciò quindi è frutto di una cattiva Amministrazione passata e presente , che non ha il coraggio di “ guardare lontano” e programmare una propria “visione” di città.
Come cittadini albisoIesi ,cosa ci dobbiamo aspettare per i prossimi anni?
I servizi essenziali ( scuolabus, refezione scolastica, servizi cimiteriali, gestione e manutenzione del patrimonio comunale, illuminazione pubblica, sicurezza nella circolazione veicolare e pedonale ) , che già oggi vengono coperti “a malapena” dal Comune, si può solo sperare che non vengano ridotti, ma non si potrà aspirare ad un loro miglioramento, se non con Fondi provenienti da Enti esterni.
Gli Investimenti , l’ossatura di una “sana” Amministrazione, saranno ridotti al lumicino, se non un miraggio.
Per salvare il salvabile, il Comune sarà costretto, come prevede il Piano di riequilibrio finanziario, all’alienazione del proprio patrimonio immobiliare, a valori lontani dal prezzo di mercato ( come dimostra già l’operazione del complesso di San Pietro), al fine di realizzare le somme necessarie , alle varie scadenze previste dal Piano stesso.
Grosse nubi si addensano sul futuro a medio/ lungo termine del nostro Comune , che imporrebbero una maggiore consapevolezza della situazione ed una maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini albisolesi, i quali , compresa la sottoscritta, tifano comunque per una soluzione positiva della grave situazione finanziaria attuale.
Stefania Scarone
Capogruppo M5S Albisola
La grave situazione in cui versano le finanze del Comune di Albisola Superiore si è alla fine palesata, in tutti i suoi precisi contorni, ieri nel corso del Consiglio comunale, nonostante il gruppo di minoranza M5S, con la capogruppo Stefania Scarone, ne avesse denunciato più volte in questi due anni l’esistenza.
Quello che più stupisce è l’atteggiamento dell’Amministrazione Garbarini che, nonostante la presenza nel rendiconto 2020 di un disavanzo di 2337000 Euro , consideri la situazione sotto controllo e facilmente superabile.
In questi ultimi anni, nonostante i rilievi fatti più volte dalla Corte dei Conti, l’Amministrazione ha insistito ad imputare in Bilancio crediti (residui attivi) di centinaia di migliaia di Euro che pensava di poter riscuotere ancora a distanza di parecchi anni, con un comportamento contrario a quello che si dovrebbe avere per il rispetto dei principi di redazione del Bilancio stesso che impongono veridicità, correttezza e prudenza. Ora nel momento in cui è avvenuto lo stralcio di gran parte di essi si è evidenziata questa grave situazione.
Non è stata in questi anni garantita in alcun modo la “trasparenza “ nei confronti dei cittadini che , dall’Amministrazione Garbarini, sono stati sempre rassicurati sul buon andamento dell’Ente.
Ora che si è arrivati ad un passo dal baratro , l’unico modo per l’Amministrazione di poter cercare di risanare questa situazione , che evidenzia uno squilibrio ormai strutturale , il quale può essere in grado di provocare il dissesto finanziario , è l’adesione a quanto previsto dall’art. 243 bis del TUEL che prevede la possibilità di un piano di riequilibrio finanziario pluriennale ( una decina di anni).
A questo punto ci chiediamo: tutto ciò che cosa potrà comportare per i cittadini? Aumenti di imposte e tasse? Diminuzione nell’erogazione dei servizi?
Ed anche l’entrata straordinaria derivante dalla vendita della zona di San Pietro darebbe solo una boccata di ossigeno, privando i cittadini della possibilità di Investimenti sul territorio , che un Comune “sano” potrebbe effettuare con quella cifra .
Insomma da qualunque punto si guardi la questione , non si può pensare altro che ad un futuro buio.
Un altro supermercato aprirà a breve ad Albisola Superiore, nell’area deIl’ex distributore di benzina di Corso Ferrari . Il Gruppo Consiliare di opposizione M5 stelle Albisola ha ripetutamente votato contro, in Consiglio comunale, all’insediamento di altre strutture commerciali di media/grande dimensione
Che Albisola vogliamo?
Quella dettata dal commercio incontrollato ,che oggi apre un supermercato che fa chiudere decine di negozi di prossimità, con conseguente degrado e abbandono dei centri storici e magari dopo qualche anno chiuderà, lasciando sì un immobile restaurato, ma anche problemi mai risolti?
Certamente non siamo contro questo tipo di strutture di vendita, le quali possono svolgere un compito importante anche nella nostra città, ma programmare significa dare dei limiti a insediamenti che sicuramente porteranno più problemi che vantaggi.
Per la Giunta Garbarini la programmazione è un mito che non si può permettere, semplicemente perché non ci sono fondi per programmare alcunchè .
E’ nota da tempo la compromessa condizione finanziaria di questo Comune, quindi non resta che subire quello che propongono i portatori di interessi, pur di realizzare qualcosa di nuovo, pur di rifare qualche marciapiede o asfaltare qualche strada.
Questo è in sintesi il ragionamento non espletato di chi oggi amministra Albisola.
E’ vero, quando non ci sono risorse finanziare difficilmente si può programmare, ma è altrettanto vero però che un’ Amministrazione capace si può attivare a cercare fondi, anche europei, per mettere in atto una programmazione politica che abbia un minimo di visione futura della propria cittadina.
E dopo il supermercato aperto nell’ex deposito Tpl (PAM) , la carrellata di nuove aperture si chiuderà, quando verrà “svenduto” il complesso di San Pietro, per il quale gli ultimi bandi prevedevano l’inserimento di una “media struttura di vendita”?
Avanti il prossimo, ad Albisola per un nuovo supermercato c’è sempre posto…!
M5S Albisola