Sono passati dieci anni da quando il MoVimento 5 Stelle esiste. Dieci anni e la politica italiana si è radicalmente trasformata. Prima con una quasi inedita, penetrante e incessante opposizione ai Governi in carica. Una certosina operazione di smantellamento di privilegi e meccanismi di autoconservazione del potere, attraverso la denuncia e insieme l’esempio di sobrietà e servizio incondizionato.
Poi, nel 2018, la svolta: il MoVimento 5 Stelle è la forza politica che ottiene più voti. Finalmente può fare ciò per cui è nato, andare al Governo di questo Paese e cambiarlo. Il Reddito di Cittadinanza, una seria normativa anticorruzione, il taglio dei vitalizi dei parlamentari, il taglio storico dei parlamentari. Le parole guerriere sono diventate Leggi dello Stato.
Oggi abbiamo bisogno di nuove parole guerriere, di nuovi obbiettivi, di progetti da realizzare. Va tracciata la nuova traiettoria da seguire e va messa alla prova la nuova organizzazione del MoVimento 5 Stelle.
Da tempo stiamo lavorando alla creazione del team del futuro e tra meno di un mese ci saranno 12 facilitatori per altrettante aree tematiche e 6 facilitatori per la parte organizzativa. A loro sarà affidato il compito di raccogliere idee e progetti tra tutti gli iscritti e i cittadini di buona volontà e realizzare una sintesi perché il MoVimento 5 Stelle possa realizzarli. Per tre mesi il team del futuro si dedicherà alla raccolta e alla valutazione di questi progetti che saranno presentati, discussi ed elaborati a marzo a un grande evento nazionale: gli Stati Generali del MoVimento.
Lì uniremo tutti questi progetti come dei puntini e il disegno che ne verrà fuori sarà il nostro piano decennale per l’Italia. Sarà il tempo e il luogo in cui il Movimento rinascerà, anche battezzando in quella sede una nuova Carta dei Valori. Rinascerà e sarà capace di guardare oltre e guardare lontano, guardarsi dentro e guardare fuori. Sarà in grado di ascoltare e di ascoltarsi a fondo, per tramutare in realtà ciò che ha visto e ciò che ha ascoltato.
Tutto quello che possiamo immaginare possiamo farlo e abbiamo il dovere e il diritto di immaginare un’Italia radicalmente diversa. Non è una sfida facile. È misurarci con una visione dell’Italia da qui ai prossimi 20 anni. Ci troviamo di fronte alla sfida più difficile che abbiamo mai affrontato. Per questo abbiamo bisogno del sostegno e del supporto di tutti, oggi più che mai.
Se dieci anni fa abbiamo avuto la capacità di superare il modello partitico novecentesco e proporre una alternativa moderna ed efficiente, oggi siamo chiamati a superare noi stessi, la stessa forma che la nostra creatura ha assunto. Siamo in evoluzione continua e quello che faremo insieme è solo un altro passo avanti. Il MoVimento cambierà ancora e tra dieci anni ci saranno nuove parole guerriere e nuovi contributi.
Dobbiamo dedicarci al massimo a questo progetto. I nostri portavoce in parlamento e al governo hanno la responsabilità di realizzare il programma che abbiamo presentato alle politiche del 2018. Tutti gli altri eletti di lavorare nelle istituzioni, i nostri Sindaci di rilanciare le città, ognuno di noi ha la responsabilità di immaginare il futuro e di disegnare il prossimo programma da realizzare.
Ci siamo confrontati. Abbiamo consultato le persone che portano dalla prima ora sulle spalle questo Movimento, e tutti concordano che serva un momento di riflessione, di standby. Ma decidiamo insieme.
È quindi anche il momento di chiederci se questa grande mobilitazione di crescita e rigenerazione sia compatibile con le attività elettorali. Per questo motivo abbiamo deciso di sottoporre agli iscritti la decisione riguardante la partecipazione alle imminenti elezioni regionali in Emilia – Romagna e in Calabria.
Partecipare alle elezioni richiede uno sforzo organizzativo, anche nazionale, e di concentrazione altissimo. Ciascuno di noi deve interrogarsi, con la massima responsabilità, sul contributo che sente di dare nei prossimi mesi, su dove sente più giusto che i suoi portavoce dirigano il proprio impegno.
Deve chiedersi se pensa che siamo capaci, tutti insieme, in un grande lavoro di rete di condivisione e divisione degli incarichi, di essere utilmente presenti su diversi fronti. Qualsiasi cosa sceglieremo, la affronteremo come sempre con tutta la dedizione di cui siamo capaci.
A noi la scelta. Le votazioni si apriranno alle 12 di domani e si chiuderanno alle 20.
“Cosa ha fatto la Raggi a Roma?” La domanda più ricorrente nei circoli dei detrattori romani. Detto, fatto! Ecco un sito in cui sono presenti gli obiettivi raggiunti nel triennio 2016-2019.
Un elenco, in continuo aggiornamento, che certifica l’enorme lavoro che l’amministrazione di Virginia Raggi ha svolto da sola contro tutti.
Pochi ne parlano, non sono notizie che troverete sulle prime pagine dei giornali, per questo molti non conoscono tutto quello che è stato realizzato. Si sa, i successi non fanno notizia…
Aiutiamo a diffondere in rete questo prezioso documento:
Siete tutti invitati a partecipare: assessori, presidenti, consiglieri, simpatizzanti, cittadini. Per integrare l’elenco basta inviare un messaggio a info@cosefatte.it
Passate parola romani…e non solo!
Ciao a tutti! Per me è un grande onore guidare il Ministero dello Sviluppo Economico e lo voglio fare con grande umiltà e molta determinazione. La determinazione mi viene soprattutto da una consapevolezza: il fatto di avere oggi un’occasione storica, non solo imprenditoriale ed economica, ma anche di cambiamento culturale. Mi riferisco al modo di considerare l’ambiente. Finora l’ambiente per un’impresa è stato o un limite o una serie di ostacoli burocratici o molto spesso è stato la vittima sacrificale di un certo modo di fare sviluppo economico. Le conseguenze purtroppo le conosciamo bene: le respirano i nostri figli, le mangiamo sulle nostre tavole e le subiamo a livello mondiale. Oggi è il momento non più rinviabile di pensare che l’ambiente non può più essere un limite o una vittima o qualcosa da salvare in un momento di emergenza drammatica, oggi ambiente è e deve essere il nostro alleato, alleato anche nel fare impresa. L’ambiente è di fatto un’occasione straordinaria di sviluppo economico.
Saremo noi a prenderci il compito di fare in modo che questa trasformazione si realizzi, una trasformazione che il MoVimento 5 Stelle ha sempre avuto ben chiara fin dalla sua nascita. Agiremo su due pilastri: a livello europeo vogliamo ottenere una green-rule. Che cosa significa? Vogliamo fare in modo che gli investimenti sull’ambiente siano finalmente scorporati dal deficit degli Stati, perché finora non è stato così. I Paesi virtuosi, quelli che investono per fermare il cambiamento del clima e per creare posti di lavoro con le tecnologie verdi e rispettosi dell’ambiente in cui viviamo, devono poterlo fare senza vincoli. In questo modo creeremo decine di migliaia di posti di lavoro e un percorso di crescita economica sì, ma che è alleata e non nemica dell’ambiente. A livello italiano dal Ministero dello Sviluppo Economico vogliamo gettare le basi per la realizzazione del cosiddetto green new deal. Che cos’è? È un modo di intendere la politica imprenditoriale ed economica che non subisce l’ambiente, ma lo rispetta come opportunità. È una trasformazione che non deve provocare nessuno choc alle nostre imprese, che sono la spina dorsale del nostro Paese.
Ascolteremo le aziende, le loro esperienze e la loro sensibilità. Saremo il loro primo alleato e faremo assieme a loro i primi passi verso questa evoluzione. Il percorso è tracciato: le energie rinnovabili per noi non dovranno più essere un settore di nicchia dell’economia italiana, ma devono diventare un settore protagonista. Dobbiamo evitare gli sprechi di energia e quindi di denaro nel riscaldare gli edifici d’inverno e raffreddarli in estate e lo possiamo fare avviando la ristrutturazione di ciò che già esiste. Economia circolare come modello del futuro. Che cos’è l’economia circolare? È quel modello per cui niente viene sprecato, niente torna alla natura come rifiuto inquinante, ma tutto ridiventa nuova risorsa. Perché le immagini dell’isola di plastica che galleggia nel Pacifico e grande tre volte la Francia non le vogliamo più vedere. Vogliamo uscire da un’economia obsoleta basata sul carbone, accompagnando le aziende nella transizione. L’obiettivo non è solo quello di proteggere il nostro pianeta, che oggi più che mai rischia di ritrovarsi sull’orlo del baratro, ma anche quello di crescere come Paese e, perché no, diventare un esempio da seguire in Europa e nel mondo intero. L’obiettivo è quello di creare migliaia di posti di lavoro, di far guadagnare di più le imprese esistenti e di permettere che ne sorgano di nuove. Insomma di creare un nuovo inizio con una nuova forza, l’ambiente. Non dobbiamo spaventarci delle sfide, anzi, dobbiamo guardare con fiducia e continuare a sognare in grande oggi più che mai.
Il MoVimento 5 Stelle è visione e questa visione è il futuro sostenibile che vogliamo costruire per i nostri figli. È un progetto di comunità. Troppe volte siamo stati obbligati a scegliere tra posti di lavoro e inquinamento, tra crescita e consumo del suolo, tra sviluppo economico e tutela dell’ambiente. Adesso è il momento di dire basta, perché un altro modo di fare è possibile e noi lo renderemo possibile.